A pieni polmoni!

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In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret]: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo, ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costrita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

(Lc 4, 24-30 – Lunedì della III settimana di Quaresima Anno A)

Medita

Respira…a pieni polmoni! Il Vangelo (che è la persona di Gesù) è libero, non si può incatenare, ingabbiare, costringere. No, lo Spirito soffia dove vuole, e può suscitare dalle pietre figli di Abramo. Spesso capita la tentazione di volere che il Vangelo sia su misura: personale, familiare, parrocchiale, anche episcopale! E così lo soffochiamo. Il Vangelo è sempre per gli altri. E un tempo gli altri siamo stati noi. Ora tocca agli altri riceverlo. La Chiesa è il perenne annuncio del Vangelo vissuto e celebrato. Bisogna passare in mezzo a coloro che ostacolano la visione libera e liberante del Vangelo.

Vivi

Annuncia…a pieni polmoni:

In questo momento tra i tuoi amici, colleghi, compagni o parenti, chi avrebbe più bisogno di ricevere il Vangelo? Cerco di testimoniargli l’amore di Dio con gesti e parole di accoglienza.
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