Ger 17,14
Guariscimi, Signore, e io sarò guarito,
salvami e io sarò salvato,
poiché tu sei il mio vanto.
Cari amici, stiamo affrontando un periodo di prova davvero intenso per via di questo nuovo virus. Fino ad oggi niente e nessuno era riuscito a fermarci, né la disastrosa situazione ambientale, né le varie guerre, né le nostre famiglie, né i nostri affetti. Niente ci ha saputo far fermare dal nostro tran tran quotidiano.
Ed ora tutto fermo, c’è una stasi mondiale che fa una certa impressione.
Eppure, anche adesso che non dobbiamo fare nulla, non riusciamo a fermarci e stare sereni. Abbiamo bisogno di fare qualcosa per poter passare tempo, dobbiamo necessariamente cercare di eludere il sistema per uscire, impieghiamo ore della nostra giornata a cercare modi per non pensare.
Questo perché il nostro cervello viaggia in una maniera paurosa, non siamo più abituati a saper dare il giusto posto ai nostri pensieri, siamo diventati dei velocisti celebrali. Pensiamo a tutto tranne che a noi. Forse perché pensare a noi fa paura? Eh sì cara/o amica/o, quello che ci sta terrorizzando adesso è soprattutto questo: riflettere sulla nostra vita, riflettere sulla morte.
Ma dobbiamo trovare il coraggio di fare il punto della situazione. Allora fermiamoci nel corso della nostra giornata e riflettiamo, riflettiamo su chi siamo veramente, su chi siamo diventati e se quello che oggi siamo ci soddisfa, se siamo diventati ciò che volevamo essere da piccoli quando ancora riuscivamo a sognare in grande; riflettiamo su quanto amore abbiamo dato in questi anni, riflettiamo su quanto spazio alla nostra vita spirituale abbiamo lasciato, riflettiamo su quanto soddisfatto sarei della mia esistenza se oggi dovessi andare via da questo mondo.
Fermiamoci e pensiamo a come, da oggi in poi, organizzare il nostro tempo, perché voglio ricordarvi un piccolo particolare che spesso ci sfugge: noi, in questa vita che ci viene donata, non siamo eterni.
Oggi ci sta venendo data, nonostante la gravità della malattia, una occasione unica: aver il tempo di fermarci e di pensare a quanto siamo fortunati, al dono immenso che Dio ci ha fatto, il dono della vita e il dono del tempo. Viviamoli bene questi doni senza sciuparli, abbiamo ancora tempo!
Allora io mi chiedo e vi chiedo: è il Covid-19 la vera sfida del nostro tempo? O è il saper ritrovare il vero senso della nostra vita?
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