Leggi
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
(Mt 11,25-30 – SANTA CATERINA DA SIENA, vergine e dottore della Chiesa, patrona d’Italia e d’Europa – Festa)
Medita
Il Vangelo di oggi ci parla di mitezza, umiltà, piccolezza. Chi si pone sotto lo sguardo di Dio con questi atteggiamenti ne sperimenta tutta la leggerezza. Spesso viviamo pesantezze mentali, psicologiche, fisiche e anche spirituali. I motivi possono essere tantissimi, ma quello che deve starci a cuore non è ragionare a tutti i costi sulle cause (alcune delle quali sono impossibili da risolvere), bensì come trasformare la pesantezza in leggerezza. Questa trasformazione è opera di Dio. “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro“. La condizione per andare verso Cristo è l’umiltà, riconoscersi bisognosi di lui, certi che lui ci attende a braccia aperte ed esultante di gioia. E quella pesantezza diventerà leggerezza interiore, pacifica, dolce e arrendevole. Come quella di un bambino in braccio a sua madre.
Vivi
Individua tutto quello che ti appesantisce e, se possibile, allontanalo con fermezza. Per tutto il resto, abbandonati fiduciosamente al Padre con questa preghiera di Charles De Foucauld:
Padre mio,
io mi abbandono a te,
fa di me ciò che ti piace.
Qualunque cosa tu faccia di me
Ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto.
La tua volontà si compia in me,
in tutte le tue creature.
Non desidero altro, mio Dio.
Affido l’anima mia alle tue mani
Te la dono mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore
perché ti amo,
ed è un bisogno del mio amore
di donarmi
di pormi nelle tue mani senza riserve
con infinita fiducia
perché Tu sei mio Padre.