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In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.
(Gv 6,52-59 – Venerdì della III Settimana di Pasqua)
Medita
Le incomprensioni e i malintesi ci sono sempre stati nella Chiesa e ce ne saranno sempre. Ve ne sieti accorti, specialmente in questi ultimi tempi? Tuttavia questo è un “bene” perchè nella libertà veniamo stimolati a ricercare la verità, anche se sul momento i fraintendimenti possono disorientare parecchio o infastidire. “I Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?»” Giustamente erano inorriditi al pensare ad un culto cannibale (e lo saremmo anche noi). Tuttavia è anche vero che l’Eucarestia è veramente il corpo e il sangue di Cristo. E Gesù parla chiaramente: nel suo insegnamento nella sinagoga di Cafarnao dirà che chi ne mangia ha la vita eterna, verrà risuscitato nell’ultimo giorno, rimane nel Signore, vivrà per lui in eterno. Queste parole però si capiranno dopo, soltanto alla luce della Pasqua. Solo chi è “risorto” nella fede pasquale e vive di essa potrà comprendere la mensa che il Signore stesso ha preparato per noi.
Vivi
Da diverse settimane siamo a “digiuno eucaristico” a motivo della pandemia. Questo ci fa comprendere meglio il disagio di alcuni fratelli e sorelle divorziati/risposati che non possono comunicarsi.
Preghiamo sinceramente per loro e per gli accompagnatori, affinchè il discernimento possa illuminare le coscienze e portare alle scelte più giuste.