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In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
(Gv 10,11-18 – Lunedì della IV Settimana di Pasqua)
Medita
In questo brano del Vangelo troviamo due modalità di vivere la nostra fede cristiana: da buoni pastori o da mercenari. Chi è il mercenario? Il mercenario è colui che fa un servizio a pagamento, pondera bene il rapporto rischio-prezzo e se non gli conviene, ad un certo punto, va via, soprattutto se le situazioni diventano difficili. Il pastore, il buon pastore, invece, è colui che conosce le pecore una per una, è colui che ha a cuore il gregge a lui affidato, è colui che, nel momento del pericolo, non si fa i conti se ne vale la pena o no ma è disposto a donare la sua vita; il donare la propria vita non sta solo nel momento alto del martirio ma sta anche nello spendere la propria esistenza, la propria quotidianità per le pecore. Il Bel Pastore è uno: Gesù Cristo. Ma ognuno di noi, nel suo piccolo, è chiamato ad essere buon pastore che non significa comandare ma guidare con umiltà: nella nostra comunità cristiana, a lavoro, in famiglia. Chi è più avanti nella fede ha il dovere di accompagnare chi ancora non lo è, sapendo che di questo gregge ne facciamo parte tutti, anche chi non ha ancora incontrato Cristo. Chissà se attraverso la nostra testimonianza di vita non diventeremo dei canali per far conoscere il Signore a chi, ancora, non lo ha incontrato! Nel momento in cui capiamo di essere amati da Dio, scegliamo di trasmettere questo amore agli altri.
Vivi
Domandati:
Mi preoccupo degli altri? Cerco gli interessi degli altri o voglio soddisfare solo il mio? Sono capace di sacrificarmi per quelli di cui sono incaricato ( figli, genitori, operai, ecc)?
Prega:
per i pastori della Chiesa: per papa Francesco, per i vescovi, i sacerdoti e i diaconi.
Prega anche per te e per tutti i fedeli chiamati ad essere buoni pastori.