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Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
(Gv 10,22-30 – Martedì della IV Settimana di Pasqua)
Medita
Dio, se davvero esisti, mostrati! Quante volte nella nostra vita, soprattutto nei periodi più bui, negli inverni della nostra esistenza, abbiamo urlato questa richiesta a Dio? Quante volte, nonostante abbiamo sperimentato la presenza di Dio nella nostra vita, quando qualcosa non va, la nostra fede vacilla? I Giudei, nonostante Gesù abbia rivelato più volte la sua identità, continuano a dubitare. Perché? Perché non ascoltano, sono chiusi nei loro schemi, sono resi sordi dal caos delle loro paure. Solo chi sa ascoltare la sua voce riesce a riconoscerlo e seguirlo! La fede è questo: ascoltare, riconoscere, credere e quindi seguire. Non facciamo come i Giudei, non facciamoci disorientare dalle migliaia di voci che cercano di confonderci… ascoltiamo l’unica voce che vale la pena di sentire: il Vangelo!
Vivi
Vuoi sentire la voce di Dio?
Chiuditi nella tua stanza, allontanati da tutto ciò che ti possa distrarre, butta fuori da te tutto ciò che è superfluo… bene adesso invoca lo Spirito santo e leggi un brano del Vangelo (può essere anche quello del giorno)… chiudi gli occhi e ascolta.