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In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».
(Gv 14,27-31a – Martedì della V settimana di Pasqua)
Medita
Stiamo attraversando un periodo molto confuso: la pandemia ha messo in luce tante situazioni sommerse nei diversi ambiti come quello sanitario, economico, politico, della giustizia, e anche ecclesiale. Ogni giorno piovono notizie clamorose e pareri sempre variegati e in conflitto. Ve ne siete accorti? Tanto turbamento e insicurezza possono prendere il sopravvento. D’altronde il prìncipe di questo mondo non fa altro che insinuare dubbi, divisioni, confusioni, accuse, tentazioni, e porta alla corruzione. Dobbiamo dircelo: abbiamo bisogno di pace. Di una pace che non sia l’assenza di conflitti o frutto di accordi o concordati. Abbiamo bisogno della pace di Cristo. “Non come la dà il mondo, io la do a voi“. Il mondo ha bisogno di Cristo, della sua pace. I veri cristiani sono operatori di pace, non di discordia. La pace si costruisce con la preghiera, con la carità e solo dopo con l’annuncio della verità.
Vivi
Il mondo non ti può dare la pace. Sei tu chiamato a donare la pace di Cristo al tuo mondo quotidiano.
Invoca la pace di Cristo su ogni persona che oggi incontrerai.