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In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».
(Gv 16,20-28 Sabato della VI settimana di Pasqua)
Medita
“A che serve pregare, tanto Dio non esaudisce la mia richiesta”… “non credo che Dio esiste perché una volta ho pregato che salvasse la vita di mia madre ma non è stato così, mia madre è morta”… “ho difficoltà a pregare perché non so cosa chiedere al Signore”… “prego incessantemente che Dio mi faccia uscire da questa situazione difficile ma non succede niente”… Queste, come tante altre, sono le affermazioni che sentiamo frequentemente. Anche a noi, a volte, capita di esprimere questi stati d’animo. Ma cerchiamo di capire insieme che cos’è la preghiera. Fin da piccoli ci hanno insegnato che la preghiera è un momento particolare ed importante riservato alla relazione tra noi e Dio; ci hanno pure detto che Dio ci ama e ci ascolta; fino a qui ci siamo arrivati tutti. Sorge giustamente la domanda: ma allora perché molte volte non si realizza ciò che chiedo?
Perché forse ciò che domandiamo non corrisponde al nostro o all’altrui bene oppure non chiediamo cose buone. Forse abbiamo scambiato la preghiera solamente come semplice richiesta dei nostri bisogni o desideri, come se Dio fosse un “distributore di lattine” che, al bisogno, dovrebbe soddisfare la nostra richiesta. Ma questo non è il Dio in cui crediamo. Allora che ne dite se iniziamo a cambiare un poco la prospettiva?
È vero ciò che ci hanno insegnato da piccoli: la preghiera è un momento particolare ed importante riservato alla relazione tra noi e Dio. E se questo rapporto non sia solamente riservato ad un piccolo spazio ma sia applicato a tutta la nostra giornata e dunque a tutta la nostra esistenza? Pregare significa rivolgere il nostro cuore a Dio, e questo vuol dire che la preghiera non è fatta solo di parole ma può essere fatta di ogni singolo respiro della nostra vita. Allora, se ci avviciniamo sempre di più all’insegnamento di Cristo e ci conformiamo sempre più a lui, al suo cuore, ogni singolo momento vissuto può diventare preghiera. Naturalmente, tutto questo ci farà assaporare una gioia mai provata prima. Ecco che, essendo un cuor solo con Cristo, sapremo come e cosa chiedere e la nostra preghiera sarà ascoltata ed accolta dal Padre.
Vivi
Guarda questo piccolo e simpatico video…
https://youtu.be/E567QBz50rs