Leggi
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «”Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
(Mt 22,34-40 S. Pio X, Papa – Memoria)
Medita
Cuore, anima e mente. Sono le tre dimensioni che riassumono la totalità della persona. Tutta la persona è chiamata a vivere il comandamento più grande: amare Dio e il prossimo come se stessi. Ma sorge una domanda legittima: come si fa ad amare Dio? Abbiamo le capacità per amare una realtà invisibile? Il punto è che questo grande comandamento non è una regola, una legge, una norma. È una persona. È Cristo. Lui ha amato il Padre con tutto il cuore, l’anima e la mente e ha amato ogni suo prossimo come se stesso. Il grande comandamento allora è una persona, è il Figlio di Dio che incarnandosi ha mostrato a tutti gli uomini in cosa consiste l’amore. Dunque l’unico modo per vivere questo comandamento è seguire Cristo, mettere in pratica le sue parole, cogliere la sua umanità che si fa prossima ai sofferenti, ai bisognosi. Lui ci insegna lo stile divino dell’amore profondamente umano. Ci insegna che cuore, anima e mente sono in costante relazione con la sorgente della gioia. Essere cristiani è vivere la gioia nello Spirito Santo. Vivere il comandamento dunque non è svolgere un compito, ma lasciarsi abitare dallo Spirito di Dio che ci trasforma a immagine di Cristo.
Vivi
Amare il prossimo come se stessi è il banco di prova per valutare se amiamo il Signore.
Oggi fatti prossimo a chi è in difficoltà o ha un bisogno particolare. Fagli una telefonata, una visita, o se il caso un regalo. Fagli sentire con discrezione che ci sei.