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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».
(Mt 24, 42-51 – Giovedì della XXI settimana del Tempo Ordinario – Anno A )
Medita
Vegliate, perché non sapete quando il Signore vostro verrà!
Spesso capita di ascoltare, da parte dei giovani ma anche da parte degli adulti, la tipica frase: “poi, quando sarò vecchio, andrò tutti i giorni in chiesa, per adesso non ho tempo”. Questa è un’espressione che denota il nostro rapporto con Dio e con la chiesa. Si pensa che l’andare regolarmente a messa, pregare, sia qualcosa che si debba fare da anziani, verso la fine della nostra vita; sembrerebbe come un volersi assicurare la vita eterna dopo aver passato una vita a fare altro. Ma Gesù oggi ci dice che dobbiamo tenerci sempre pronti perché la morte, la fine di questa vita terrena viene come una ladra, non sappiamo né il giorno né l’ora. Se ci fermiamo a pensare un attimo, ci rendiamo conto di quanto tempo perdiamo inutilmente nel corso delle nostre giornate: passiamo la maggior parte del tempo tra cellulare, social e TV non considerando che davvero la vita è un soffio. Quanto sarebbe bello ed edificante se, invece di perdere 4 ore su Facebook, impiegassimo quel tempo per fare qualcosa di utile: contemplare il creato, aiutare qualcuno in difficoltà, spendere qualche ora per far visita a qualche ammalato, pregare per qualcuno. Come vedete cari amici il tempo sarebbe speso meglio facendo altro. E allora Gesù ci dà la soluzione: vigilare, stare con gli occhi ben aperti per non perdere nemmeno un istante della nostra vita cosicché, quando arriverà la nostra ora, saremo pronti e soddisfatti della nostra esistenza.
Vivi
Ti rendi conto che sprechi troppo tempo in cose inutili?
Fai un programmino per gestirti meglio la tua giornata, iniziando ad utilizzare i social il minor tempo possibile.
E’ vero! E’ proprio per questo che ho preso la piacevole abitudine (se si può dire così) di andare a Messa tutti i pomeriggi, o quasi tutti. Ed è come se fosse la cosa più importante di tutta la mia giornata.
Ma solo in questi ultimi giorni, stò cercando di viverla. Prima non ci riuscivo, Mi sentivo una semplice spettatrice: vuoi per la mia testa, sempre piena di pensieri; vuoi per la parrocchia che frequentavo, perché vedevo la Messa maltrattata anche da quegli stessi sacerdoti.
Ma è bastato cambiare parrocchia e viverla, offrendo anche io me stessa.
Quasi quasi mi dispiace, adesso, che finisca. Mi sembra troppo corta e non vedo l’ora che sia il giorno dopo.
Mi auguro, però, di avere la costanza e la stessa gioia nel cuore.
Ps cambiando argomento: come si può vincere la paura degli altri?
Grazie e che Dio vi benedica.