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In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
(Mc 6,17-27 Martirio San Giovanni Battista – Memoria)
Medita
Il brano del Vangelo di oggi ci presenta un modello di fede autentica. Giovanni Battista, infatti, non è stato ucciso chissà per quale tipo di reato, Giovanni Battista è morto perché scomodo, è morto perché era una voce che urlava nel deserto dell’umanità, era una luce che metteva in risalto l’errore di Erode.
Erodiade odiava con tutta sé stessa quest’uomo perché rivelava la sua vera natura, gli faceva aprire gli occhi su cosa era giusto o sbagliato, e si sa… quando si cerca di far vedere la verità si trova sempre un escamotage per eliminare questo pericolo. La bellezza di quest’uomo risiede nel coraggio: nonostante sa bene chi siano i suoi interlocutori, non molla la sua missione. Sa benissimo di rischiare la vita ma lui continua a gridare la Verità, e lo fa fino alla fine. Ma questa sicurezza, questa donazione della propria vita nel martirio può avvenire solamente quando si fa l’incontro con il Cristo. Solamente dopo averlo incontrato e conosciuto si può arrivare al punto di morire tranquillamente per amore. Per molti questo è illogico, per tanti viene vista come una follia, e forse è vero! Nel professare la fede in un Dio che salva, che perdona i peccati e che ci dona la vita eterna bisogna essere folli. E questa sana follia ci fa spendere il tutto per tutto per poter realizzare questo amore che Dio ha per noi. Pensate amici che Giovanni Battista ha perso letteralmente la testa per il Signore, sia in senso figurato sia nel senso reale.
Sembrerebbe quasi che il male abbia trionfato: Giovanni Battista non c’è più, non c’è più nessuno che sappia aprire gli occhi del cuore e della fede, sembra finito tutto! Invece no, subito dopo la morte del Battista, Gesù fa il suo ingresso pubblicamente: ecco l’intreccio, Giovanni fa posto a colui che tutto può.
Vivi
Chiediti :
sono disposto a perdere la testa per il Signore?