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Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
(Lc 6,1-5 Sabato della XXII Settimana del Tempo Ordinario – Anno pari)
Medita
Il giorno di sabato per gli ebrei è sacro. Bisogna astenersi da qualsiasi occupazione, da qualsiasi lavoro perché si affermi il primato di Dio, perché quel giorno è del Signore, che va’ ringraziato, contemplato e benedetto. Per noi cristiani tale giorno corrisponde alla domenica. Infatti il termine domenica proviene da Dominus, che significa Signore. In questo giorno i cristiani si radunano per celebrare la Pasqua settimanale di Gesù, per rendere grazie, fare eucarestia.
Se da un lato Gesù nel Vangelo di oggi afferma che la dignità della persona è superiore alla prescrizione religiosa, questo non significa che le prescrizioni religiose non valgono più! I discepoli erano affamati e mangiavano il grano delle spighe, “infrangendo”, agli occhi dei farisei, il riposo del sabato. Ma agli occhi di Dio appagare un bisogno primario, o fare del bene non sminuisce il valore del giorno santo. «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato». Significa che il Figlio di Dio è signore del giorno santo, e va’ ugualmente onorato e celebrato rispettando tuttavia la dignità umana. Dunque per noi cristiani celebrare l’Eucarestia domenicale è essenziale, vitale, non è opzionale, facoltativo.
Vivi
La Domenica è il giorno del Signore.
Partecipa alla messa domenicale. Fai di tutto per celebrare il tuo Dio che ha dato la vita per te.