Le lacrime di Dio!

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In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo:
«Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi.
Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

(Lc 19,41-44 – Giovedì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario – Anno A)

Medita

Gesù piange, piange profondamente alla vista di una Gerusalemme che non è riuscita a vedere il tempo della pace, il tempo in cui il Signore l’ha visitata.
Ripetutamente è stata visitata dal Dio della pace, ma essa ha preferito non vedere ed ascoltare soltanto i falsi profeti del tempo. Ogni tentativo divino è stato rifiutato: i loro occhi non furono capaci di riconoscere la Verità. Dio, infatti, visitò da vicino il suo popolo inviando il suo Figlio in carne ed ossa. Questi vive insegnando e testimoniando l’amore del Padre: ma essi non gli credettero, anzi decisero di uccidere costui che si professava Figlio di Dio. Inviò loro Profeti, ma essi preferirono lasciarsi governare da falsi profeti. Inviò loro Apostoli, come testimoni di Cristo, ma essi non gli credettero.

Dinanzi a tutto ciò Dio non ha alternative, la sua potenza infinita tante volte viene arrestata dalla nostra sfiducia. La bellezza del nostro Dio e del nostro credo sta proprio in questo: tante volte siamo convinti che l’uomo credente sia colui che si mette alla ricerca di Dio, considerandolo un appiglio al quale aggrapparsi soprattutto nei momenti più difficili.
Questo episodio, invece, ci mostra tutto il contrario: è Dio che ci viene incontro, che ci cerca, per poterci salvare. Un Dio Sommo ed Infinito che si fa piccolo ed uomo come noi ad un solo scopo: la nostra salvezza.
Purtroppo, però, Gerusalemme non è stata capace di scorgere negli eventi la Verità di Dio e per lei non si è compiuta la salvezza. Dio, infatti, non può salvarci, proteggerci, custodirci, senza il nostro consenso. Sant’Agostino diceva: «Dio che ti ha creato senza di te, non può salvarti senza di te».

Vivi

Dio ti cerca nelle situazioni concrete della tua vita: lasciati trovare!

Non chiudere la porta del tuo cuore alla misericordia di Dio.

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