Maschere e mascherine

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In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
 
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
 
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

(Lc 21,5-11 – Santi Andrea Dung-Lac, sacerdote e compagni martiri – Memoria)

Medita

Una seria lettura di questo Vangelo può certamente suscitare sensazioni non tanto piacevoli. Probabilmente nel sentire di guerre, carestie e disastri annunciati dalla bocca di Gesù, soprattutto in questo periodo, può impaurirci o semplicemente infastidirci, o addirittura lasciarci indifferenti per l’abitudine di sentire questo tipo di cronaca. Il punto è che il Vangelo ci scuote, ci porta prima o poi a dover prendere una posizione. Mentre contempliamo (legittimamente) la bellezza fugace di un mondo che passa, dei nuovi templi che ci costruiamo per sentirci sicuri e al riparo, ecco l’annuncio: “non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta“. Di quale tempio si parla? Si parla del tempio dell’egoismo. Quali sono le belle pietre, maschere o mascherine, che abbiamo messo davanti a tutti per nasconderci? Apriamoci al Signore. Apriamoci alle persone fidate. Apriamoci ai bisogni degli altri. Gli eventi “catastrofici”, in questo senso, possono liberarci dalle pesanti pietre, dalle soffocanti “mascherine” che anzichè custodire valori e tesori diventano semplicemente sbarramento, chiusura, indifferenza.

Vivi

Il primo passo per rimuovere le pietre dell’egoismo è cominciare a vederle e a farsi aiutare.

Chiedi aiuto ad un sacerdote che possa accompagnarti nel tuo percorso di crescita umana e di fede.

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