Che cos’è la salvezza?

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In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
 
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
 
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
 
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
 
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».

(Lc 1,67-79 – Feria propria del 24 dicembre – Alla Messa del Mattino)

Medita

Spesso sentiamo dire che Dio salva, che il Signore è salvezza. Ok….ma esattamente che cos’è la salvezza? In che cosa consiste? E da cosa occorre essere salvati? La salvezza è fare esperienza del Dio vivente. È incontrare la sua misericordia. È un rinnovamento integrale che ha il sapore di una profonda freschezza interiore. Per conoscere la salvezza occorre lasciarsi incontrare da Gesù Cristo. È certamente un’esperienza personalissima, ma allo stesso tempo comunitaria. Infatti i credenti testimoniano insieme di aver fatto esperienza di salvezza. È la Chiesa. La Chiesa esiste per testimoniare “al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati“. Dio salva perchè ci libera dall’oppressione del peccato. Nel Vangelo di oggi Zaccaria annuncia proprio questo di Dio e della missione di suo figlio Giovanni. Questo deve continuare ad annunciare la Chiesa.

Vivi

Il Natale è ormai arrivato.

Se è da tanto tempo che non ti confessi, vai in Chiesa e chiedi ad un prete di confessarti. Abbiamo sempre bisogno del sacramento della riconciliazione.

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