Leggi
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
(Mc 1,14-20 – III Domenica del Tempo Ordinario – Anno B)
Medita
Avete presente quella sensazione di profonda gioia che si prova quando si sblocca una situazione difficile? Quando si passa dal profondo disagio interiore ad una libertà improvvisamente fresca e ossigenante? Per esempio quando passi un esame difficile, oppure quando qualcuno ti aiuta ad uscire da un problema molto delicato, o anche quando ricevi una notizia importante da una persona cara che attendi da tempo. Ecco, queste situazioni ci aiutano a capire quello che si prova quando il Signore ci parla.
Lui è la bella notizia. Non come quella dei programmi televisi spensierati, ma una notizia che trasforma dal di dentro la nostra vita, sole se decidiamo di accoglierla. Dio ci parla, indipendentemente dal fatto che l’uomo possa mettersi in ascolto o meno. Ci parla nella bellezza del creato, nei fatti della nostra vita, nelle persone che ci amano, ma sopratutto nella lettura orante della Bibbia, nelle messe domenicali, nei sacramenti, nell’accompagnamento spirituale. Spetta a noi riuscire a cogliere un messaggio specifico, una parola di vita. E se Dio ci fa riconoscere la sua “voce” inconfondibile cominciamo a vivere. La sua voce è la presenza di Gesù. Se ci parla, noi viviamo.
Vivi
Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
I 4 Vangeli sono un luogo privilegiato per conoscere la “voce” di Gesù Cristo. Ogni giorno dedica in preghiera almeno dieci minuti di lettura.