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In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
(Mc 7, 31-37 – Venerdì della V settimana del Tempo Ordinario – Anno B)
Medita
Gli portarono un uomo sordomuto e lo pregavano di guarirlo. C’è una particolarità che accomuna tutti i brani dove si parla delle guarigioni che opera Gesù: queste persone affette da varie malattie non si presentano mai sole ma vengono presentate da altri. Questa è la bellezza che caratterizza il cristianesimo, l’essere una grande famiglia che si fa carico delle infermità, delle gioie, delle preoccupazioni dei fratelli e delle sorelle e le presenta ai piedi di Gesù Cristo. Dal Vangelo di oggi possiamo capire meglio una delle parti del rito del battesimo: il rito dell’ Effatà. Quello che Gesù ha compiuto con quell’uomo sordomuto, lo ha compiuto nella vita di tutti i battezzati. Infatti, quando i genitori presentano il proprio figlio o la propria figlia di fronte a Dio ed alla comunità cristiana per chiedere il dono del sacramento del battesimo, durante il rito avviene ciò che Gesù ha operato in quell’uomo. Il sacerdote, richiamando lo stesso segno che fece Gesù, fa un segno di croce sulle orecchie e sulla bocca del bambino o della bambina e dice: “Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di ascoltare presto la sua Parola, e di professare la tua fede, a lode e gloria di Dio Padre.” Gesù compie in quell’uomo, e in ognuno dei battezzati, questa guarigione proprio per permetterci di ascoltare la sua Parola e, dopo averla ascoltata, annunciare la Buona Notizia a tutte le genti. A volte però, può capitare di ritornare ad essere muti e sordi, facendo la scelta di ascoltare tutto tranne che la Parola di Dio e di parlare di tutto tranne per annunciare il Regno dei cieli. Allora non servirà avere umanamente un buon udito ed essere dei bravi oratori, perché nel nostro spirito saremo sempre dei sordomuti.
Vivi
Nel battesimo Gesù ci ha guariti dalla sordità e dal mutismo…
chiediamo di poter restare sempre in quella condizione di guarigione per poter ascoltare e poter annunciare sempre più le meraviglie del Signore.