Alza lo sguardo e ammira!

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In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

(Lc 5,27-32 – Sabato dopo le ceneri)

Medita

C’è la famosa tela del Caravaggio che raffigura la vocazione di S. Matteo, cioè il fatto narrato nel Vangelo di oggi. Si vede Gesù che dal lato destro del quadro entra in un luogo chiuso che sembra una taverna. Un fascio di luce squarcia le tenebre e “bagna” i volti e i vestiti dei personaggi, contemporanei all’autore, seduti sulla parte sinistra del quadro. La luce della grazia si fa spazio nelle tenebre del peccato, e raggiunge posti sconvenienti, dove nessuna persona “per bene” vorrebbe entrare. Il dito di Cristo che indica Matteo sembra richiamare quello di Dio Padre nella creazione di Adamo, dipinto da Michelangelo nella Cappella Sistina.

Quello che sta facendo Cristo è una nuova creazione. Con la sua grazia “ricrea” Matteo, lo rigenera. Chi è Matteo nel quadro? È l’uomo al centro del gruppo che indica sé stesso? Oppure è il giovane a sinistra ripiegato su di sé e impegnato a contare i soldi? Ognuno si identifichi nel personaggio che più gli aggrada. Caravaggio è riuscito, sicuramente per ispirazione, a dipingere questa meravigliosa scena evangelica, il cui senso può essere riassunto in queste parole del Vangelo di oggi: “io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano“. Qui riportiamo l’immagine del quadro:

Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, La vocazione di san Matteo, Chiesa di San Luigi dei francesi, Roma 1599-1600.

Vivi

Non ripiegarti su di te. Non fissarti sul tuo ombelico, solo sulle “tue cose”. Alza lo sguardo! Potresti incrociare lo sguardo di Cristo.

Che effetto ti fa guardare questo dipinto del Caravaggio? Cosa ti suscita? Se vuoi lascia un commento.
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1 comment

  1. È meraviglioso come Gesù viene a salvare ognuno di noi come ha fatto con Levi. Il dipinto lo rappresenta a pieno. La luce del Signore che illumina e mi dà la forza per vivere bene ed in pienezza.

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