Non giudicare… si comincia da qui!

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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

(Lc 6,36-38 – Lunedì della II settimana di quaresima )

Medita

Nel Vangelo di oggi troviamo poche parole ma che hanno un peso enorme! Già a partire dalla prima frase, che è da intendersi come un manifesto di vita, un programma al quale non bisogna mai scollare occhi, cuore e mente. “Siate come il Padre: misericordiosi!”. Ma…praticamente, in che cosa consiste questa misericordia? Lo specifica Gesù stesso subito dopo: non giudicare, non condannare, perdona, dona. Vediamo più da vicino:

non giudicare: si comincia da qui. Ma… come si fa a non giudicare le persone, le situazioni, le cose che ci capitano, le azioni? È impossibile! Che vuole dire Gesù? In altre parole potremmo dire che per Gesù “non giudicare” significa: non inquadrare tutti e tutto nei tuoi schemi di pensiero. Ci sono tante motivazioni, condizioni, elementi che non conosci per poter esprimere un vero giudizio. Gli uomini guardano l’aspetto, l’esteriorità, ciò che appare ai loro occhi e e ai loro sensi, ma il Signore guarda il cuore.

non condannare: la condanna è un giudizio definitivo. Se dunque con la grazia di Dio riusciamo a vivere il primo punto, non saremo portati a gettare sentenze sugli altri.

perdona: su questo punto si apre un abisso! Perchè perdonare? Che senso ha? Il perdono è liberare il proprio cuore. Il perdono è guarigione interiore dal veleno dell’odio e del rancore. È l’amara medicina che porta al fresco respiro dello spirito umano. Come si fa a perdonare di vero cuore? È un cammino. Occorre tanta preghiera per chiedere questa specifica grazia, e poi…decidersi! Ogni volta!

dona: il vero perdono si verifica col dono. Se non sei capace di regalare, donare qualcosa (anche un vero sorriso! Un autentico saluto) a chi ti ha ferito, allora il perdono non è completo. Il dono, fatto con e per amore, è un sigillo. È la garanzia che il perdono è sincero.

Paura di tutto questo? Non temere: la sorgente di tutto è la misericordia del Padre, che è Gesù. E noi possiamo partecipare a questa misericordia perché nello Spirito “una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo“.

Vivi

Siate così, come lui…misericordiosi

Il Regno di Dio si costruisce attraverso questi piccoli-grandi passi. Non lasciare passare questa quaresima invano! Vivi questa pagina del Vangelo così com’è.

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