La forza dell’autorità

Leggi

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati rabbì dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare rabbì, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate padre nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare guide, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

(Mt 23,1-12 – Martedì della II settimana di quaresima )

Medita

Che rapporto abbiamo con le autorità? Pensiamo ai nostri genitori, agli insegnanti, a chi ha un ruolo educativo, sociale o politico, alle forze dell’ordine, ai medici. Se in passato il ruolo dell’autorità si affermava con forza e imposizione, soffocando spesso l’autonomia e la creatività, oggi sembra che questo ruolo venga parecchio sminuito o comunque non ritenuto abbastanza credibile. Come mai? Forse non ci si fida più delle istituzioni? Non sono più credibili?

Questo tema è ovviamente presente nella Chiesa. Anzi, forse è uno dei più importanti. Se infatti il cristiano non è credibile, che testimonianza dà della sua fede? A maggior ragione questo vale per coloro che hanno responsabilità pastorali: dal semplice catechista fino al papa! Più in alto si sale più responsabilità vi sono. Nel Vangelo di oggi Gesù fa riferimento ai maestri, ai padri e alle guide, cioè a coloro che hanno autorità sulle persone loro affidate. Questa autorità non può che essere un dono. E questo dono per essere credibile deve spendersi. La credibilità di qualsiasi autorità consiste nella sua capacità di mettersi al servizio. Una Chiesa che serve è una Chiesa credibile. Un papà, una mamma, un insegnante, un medico, un politico, un prete, sono credibili se si sbracciano e donano se stessi. “Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo“. E Cristo ce lo ha insegnato dalla cattedra della croce.

Vivi

Rifletti sul tuo ruolo e su quello che ciò comporta.

Chiedi al Signore la grazia della coerenza al tuo stato di vita, perché così facendo realizzerai te stesso e gli altri.

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