Conoscere se stessi e l’altro: l’importanza della comunicazione

Tanto per cominciare…

Le relazioni sono delle sfide psicologiche con cui abbiamo a che fare nel corso della vita, e quella di “coppia” è tra quelle più ardue.
Elemento importante, se non essenziale nella coppia, è la comunicazione, che per quanto possa risultare scontato, sembra essere la problematica più comune. Infatti, nel momento in cui questa viene a mancare, quando si inizia ad evitare certi discorsi per non far arrabbiare il partner, a smetterla di raccontargli ciò che si fa, bisogna riconoscere che vi sono “problemi di comunicazione” che nel tempo possono deteriorare il rapporto.

Non vi è coppia senza comunicazione e non vi è comunicazione senza una coppia.
La comunicazione di cui stiamo parlando, che si distingue dal parlare, non è semplice informazione (la spesa da fare, che cosa si mangia, i bambini…). Ma è pienezza che coglie parti di se stessi e parti dell’altro.
La comunicazione che si vive in una coppia “sana” diventa come un brano musicale composto da diverse note. Ognuno di noi è uno strumento e porta con sé diversi suoni che uniti a quelli dell’altro formano una splendida armonia, l’armonia dell’amore.

Verso la comunicazione autentica

Prima di creare un noi, bisogna creare un io e un tu; la simbiosi dell’innamoramento, l’inglobare l’altro in sé, deve essere superato perché avvenga un riconoscimento di chi sono io e di chi sei tu e sulla base di questo costruire un noi. Questo passaggio non lo permette il tempo, ma la comunicazione.
La comunicazione crea una relazione con l’altro permettendo di conoscere l’altro nella sua interezza ed è in questo confronto che conosco anche meglio me stesso.

Attraverso l’altro infatti possiamo prendere parte alla nostra intimità, a quello che noi stessi abbiamo dimenticato di noi, che abbiamo perso nel corso del tempo, nei vissuti, nelle relazioni che hanno influenzato le nostre decisioni. Attraverso l’altro, per mezzo della comunicazione autentica, entriamo in contatto con noi stessi ed è lì che scopriamo la bellezza del nostro essere e del nostro esistere.
Oltre ad entrare in questa sfera intrapersonale così intima e profonda si accede in una relazione interpersonale che mi fa cogliere l’intimo e la profondità dell’Altro.
Quando Dio dice ad ognuno di noi “sei prezioso, sei degno di stima” vuole dire che conosce questa parte profonda di noi stessi, quella che è la nostra vera essenza. Ed è su questa che bisogna costruire la relazione di coppia.

Non parliamo…litighiamo

La relazione non si costruisce una volta per sempre, ma va vissuta giorno dopo giorno, va coltivata, “annaffiata”, bisogna prendersene cura e tutto questo è concesso tramite questa comunicazione che ci permette di conoscere i sentimenti, le emozioni e i pensieri dell’altro, prendendocene così cura.

La bellezza di questa pienezza comunicativa avviene anche tramite lo scontro, uno scontro che incontra e non che distrugge. Perché litighiamo? Il litigio ci dice qualcosa… litighiamo perché esponiamo un pensiero che è diverso da quello dell’altro, contestiamo un agire dell’altro che reputiamo erroneo… litighiamo insomma per delle diversità, quando esponiamo con fermezza il nostro pensiero e l’altro espone il suo: sto esprimendo chi sono io e tu esprimi chi sei tu.

Questo litigio non deve concludersi con silenzi e negazioni, poiché non trovando un incontro, indurrà solo a malesseri. Porterà il pensiero di uno a “sottomettersi” a quello dell’altro, alla mancanza di rispetto. Tutto ciò, a lungo andare, porterà a problemi comunicativi con la perdita dell’autenticità del più fragile della coppia, fino alla perdita dell’autenticità della coppia stessa. Ma scontrarsi riconoscendo il pensiero dell’altro significa dire il proprio punto di vista senza timore, anche se si alza la voce, anche se ci si arrabbia.

È possibile rispettarsi reciprocamente, da entrambe le parti, e venirsi incontro prendendo consapevolezza di quello che sente e prova l’altro. Talvolta anche andando concretamente incontro all’altro, se riteniamo che le sue motivazioni sono essenziali, se rispettano il suo star bene. Come disse Papa Francesco “Litigate quanto volete, se volano i piatti pazienza, ma mai finire la giornata senza fare la pace”. Le coppie che litigano sono coppie colorate, sono coppie che hanno conosciuto dell’altro anche la parte che vuole nascondere maggiormente dinanzi agli altri, quella arrabbiata, ostile, testarda… sono coppie che vivono una relazione non in maniera idealizzata ma secondo un vero e proprio incontro tra un io e un tu. Solo così si costruisce il noi:

“E da allora sono perché tu sei e da allora sei, sono e siamo e per amore sarò, sarai e saremo” .

Pablo Neruda

Impegnarsi nel “progetto coppia”

Concludiamo con un aspetto interessante della parola “importante” che speriamo faccia riflettere. Alla persona che amiamo siamo portati a dire: “tu sei importante per me”. Ebbene, la parola importante viene dal latino e significa portare dentro. Questo ci fa pensare all’aspetto interiore, un aspetto non di inglobamento, ma di accoglienza dentro di sé dell’altro, in questa relazione comunicativa intima e profonda.

Alla luce di quanto detto, ecco due piccoli ma significativi suggerimenti pratici:

– Fissare e costruire un tempo da dedicare alla coppia, fermandosi dai ritmi abituali e dalle tante necessità giornaliere.

– Cercare di conoscersi. Non importa da quanti anni ci si conosce, ma occorre puntare sulla qualità della conoscenza, che si fonda sulla qualità della comunicazione.

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