Tutto suo padre!

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In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
 
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
 
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
 
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
 
Da me, io non posso far nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato».

(Gv 5,17-30 – Mercoledì della IV Settimana di Quaresima )

Medita

Gesù fa un discorso molto complesso… per la serie: chi mi capisce è bravo! In realtà questo discorso, prima della Pasqua resta incomprensibile… soltanto dopo questo evento così importante sarà possibile capire quello che ha detto Gesù. Qual è il succo del discorso?

Il succo è questo: Gesù e il Padre sono perfettamente uniti. Come il Padre, così il Figlio. Tale e quale. Se le cose stanno così, conseguentemente (logica insegna!) dal Figlio possiamo “vedere”, “conoscere” il Padre. Se il Figlio non fa nulla se non quello che il Padre fa e dice, allora ascoltando il Figlio ascoltiamo anche il Padre.

Detto in parole semplici: incontrando Gesù Cristo, incontri Dio. Il Figlio è tutto suo Padre. La sfida allora resta quello di uno sguardo ulteriore. Che non si sofferma al Cristo profeta, al Cristo guaritore, al Cristo filosofo, al Cristo maestro, al Cristo rivoluzionario. Il giudizio di Cristo si fonda sul fatto di riconoscerlo o meno quale Figlio del Padre.

Tuttavia questo riconoscimento non è una deduzione logica. È un’esperienza di fede da accogliere come dono e da vivere come abbandono. “Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita“.

Vivi

Fai un esercizio: osservando un bel regalo, non ti capita di ricordare con grande affetto la persona che te lo ha fatto?

Allo stesso modo, osserva il Crocifisso. Però guardalo rispetto al Padre che te lo ha donato. Non senti che questo speciale sguardo “rispetto al Padre” è uno spazio denso di vita?

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