«Mai un uomo ha parlato così!»

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In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
 
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».
 
Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.

(Gv 7,40-53 – Sabato della IV Settimana di Quaresima)

Medita

Che agitazione! Tutti che parlano del Cristo. Chi è? Da dove viene? È un profeta? È un impostore? Lo arrestiamo? Gesù continua ancora oggi ad essere messo sotto processo. Analogamente non esiste epoca storica in cui i cristiani non siano stati, sulle orme di Cristo, messi sotto processo. Forse oggi più che mai. Tuttavia sorge una domanda semplice ma allo stesso tempo drammatica: perché?

Le risposte potrebbero essere diverse: alcune ottuse, alcune intelligenti, altre fuori luogo. Vogliamo pensare che la ragione di questo odio, spesso senza alcun fondamento, stia invece in una frase del Vangelo di oggi: «Mai un uomo ha parlato così!». Tanti uomini hanno parlato nella storia, eppure la parola di Cristo, per quanto la si faccia tacere, non passa e non passerà mai. Perché corrisponde alla verità, al cuore sacro di ciò che esiste. Per questo motivo la Chiesa la celebra e si sforza di viverla. L’esigente parola di Cristo, in quanto verità, è luce e fa luce. E non a tutti piace vedere le cose alla luce della verità. Ma attenzione, la parola di Cristo è anche strutturata, radicata, nella carità. Verità e carità in Cristo sono indissociabili. Ecco perché «Mai un uomo ha parlato così!». Ma tutto questo può dare fastidio.

Sentire parlare Cristo significa essere trafitti dall’amore di Dio, un’esperienza di verità fondamentale che dà senso e direzione alla vita. Però questo amore per tanti è scomodo! Non è conveniente. Perché mi stana, fa vedere le mie logiche egoistiche, i miei doppi giochi, le mie ombre, i miei risentimenti, i miei odi, anche nei confronti di Dio stesso. (Ma ciò vale anche per i cristiani in conversione!)

Solo un’onesta apertura e una disponibilità a mettersi in gioco, a rischiare, può rivelarsi l’occasione per scoprire una bella realtà. E cioè che dietro l’odio verso Dio e i cristiani si nasconde un dio creato a propria immagine e somiglianza, un idolo, che anziché donarti la sua vita, progressivamente te la toglie.

Vivi

Questa è la verità: solo il Dio di Gesù Cristo ti dona la sua vita e ti fa vivere.

Mettiamoci ogni giorno a confronto con la Parola di Dio perché in essa possiamo trovare la forza della grazia per viverla coerentemente.

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