La violenza in nome di Dio

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In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».

(Gv 15,26-16,4a – Lunedì della VI Settimana di Pasqua)

Medita

Una delle classiche accuse che si rivolge alle religioni (cristianesimo compreso) è quella della violenza. “Le religioni sono violente! La Storia lo ha dimostrato: da sempre è stata palcoscenico di spargimento di sangue in nome di Dio”. Tutto scaturisce dalla pretesa di verità. Ogni religione, pretendendo di possedere la Verità ultima, non può far altro che eliminare i ribelli, gli infedeli, in nome di questa Verità.

Non possiamo negare del tutto questa accusa. Tuttavia occorre fare una distinzione, direi decisiva: una cosa sono le religioni, altra cosa è il fondamentalismo religioso. Quest’ultimo va condannato. Anche il cristianesimo fondamentalista va condannato! Allora qual è il criterio di distinzione? È la ragione. La fede autentica è sempre ragionevole, sensata, credibile. Anche dinanzi al peggior caso di chi, pur vedendo e ascoltando, non vuole vedere e ascoltare.

Lo Spirito di Verità di cui parla il Vangelo di oggi non è un’idea di Dio, non è un concetto da inculcare per fare proseliti e seguaci. Ma è esattamente la presenza di Dio che riempie il credente di sé, e gli fa sentire che la sua Presenza ha un’autentica logica di amore, di dono di sé. Dunque la ragione in questa Verità è redenta. Capisce che lo Spirito di Verità è ciò che risana le sue crepe, fratture, frammentazioni. Il testimone è testimone di un incontro vivo e liberante. Chi è “violento” o intollerante è perché non ha sperimentato lo Spirito di Cristo.

Vivi

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