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In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.
E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».
(Gv 16,5-11 – Martedì della VI Settimana di Pasqua)
Medita
I giorni scorrono e la Pasqua che abbiamo vissuto quest’anno sembra ormai lontana…siamo proiettati all’estate, indirizzati a vivere progressivamente una normalità che… non è scontata!
Forse vorremmo cancellare i brutti ricordi, distrarci dai problemi e dalle difficoltà…sentiamo un insopprimibile desiderio di leggerezza. Desiderio di una spensieratezza che possa riscattarci dal non-senso, dal nulla.
Ma se questo desiderio è sacrosanto, è altrettanto vero che saremmo degli sciocchi nel pensare che se tornassimo alla vita di prima troveremmo qualcosa di concreto che possa riempirci del tutto. Anche le numerose esperienze che potremmo tornare a fare con la frenesia delle attività quotidiane, potrebbero risultare l’ennesima anestesia rispetto al desiderio di pienezza e di senso che comunque sentiamo.
Questo desiderio lo può destare in tutta la sua forza solamente lo Spirito Santo. È grazie a lui che possiamo convincerci di ciò che desideriamo. Ci convince del peccato, della giustizia e del giudizio. Del peccato perché ci fa capire che questo enorme desiderio, che cerchiamo di colmare o sopprimere con cose inutili o dannose, è in realtà una profonda sete di Dio. Della giustizia perché solo lui può rendere giustizia al nostro desiderio, appagandolo. Al giudizio, perché solo alla luce dello Spirito di Dio è possibile riconoscere la condanna del maligno.
Vivi
Questo ci salva: preghiera e umanità.
Cerca il volto del Signore. Lui è gioia viva. Cerca anche il volto di chi ti dice di stare bene ma sai che non è così. Prenditene cura.