La fuga dalla Libertà. Verso dove vuoi andare?

Da sempre l’uomo ha cercato, desiderato, lottato, ed ha perfino dato la vita per la libertà, per difenderla o riacquistarla. Anche in quest’ultimo periodo, dove abbiamo sperimentato il dramma della pandemia, che ci ha costretti a vivere entro i confini più stretti della nostra vita, abbiamo capito quanto sia bello ed importante essere e sentirsi liberi. Ma ci siamo mai domandati cosa significhi veramente essere liberi? Ci siamo mai chiesti cos’è la libertà?

Dunque, cos’è la libertà?

Il testo di una famosa canzone, di qualche estate fa, recitava questo ritornello:

“Faccio quello che voglio, faccio quello che mi va, quest’estate sono fuori controllo”

Queste parole, canticchiate da parecchi di noi, all’apparenza sembrano parole senza importanza ma che, invece, osservandole meglio, racchiudono uno stile di pensiero e di ragionamento tipico dell’uomo di questo tempo.

La cultura e la società attuale, ci presentano un modello di libertà che parte da questa idea, dall’idea di fare tutto ciò che si vuole, tutto ciò che sentiamo dentro noi, l’idea che per essere realmente e pienamente liberi, si deve rompere ogni rapporto con tutto ciò che limita la realizzazione di ogni nostro desiderio.

Ma essere liberi significa davvero fare tutto ciò che vogliamo, dire tutto ciò che vogliamo, appagare ogni nostra esigenza? Cosa distingue un essere  umano libero da uno schiavo? Forse il non avere delle catene di ferro, o il non sottostare a nessuno o forse non dover dare conto e ragione a coloro i quali condividono con noi questa vita?

Ma niente di tutto questo è la libertà che si attua dietro queste categorie. Infatti ci sono molte persone che senza essere legati da alcuna catena materiale vivono uno stato di prigionia esistenziale o di schiavitù da situazioni o condizioni che rendono quella persona non libera.

Lo psicologo Erich Fromm sostiene che l’avvento dell’illuminismo e del capitalismo ha portato ad una concezione di libertà intesa come “indipendenza”. Questo ha emancipato l’individuo dalle autorità tradizionali, ma ha sviluppato in lui un potere vuoto: una “libertà di fare”. Tale libertà, però, non viene però tradotta con una vera “libertà di volere”, cioè non la percepiamo veramente nostra. Per questo cerchiamo e vogliamo sempre di più. Ciò causa una vera e propria “fuga dalla libertà”, perché non riusciamo più a trovare un valore assoluto, oggettivo, “un centro di gravità permanente”, direbbe Battiato. Questo tipo di libertà inizia, dunque, a stare stretta e diventa una schiavitù.

Sempre Fromm ci dice che le vie di fuga sono due: la sottomissione ad un capo ed il conformismo ossessivo. Quando l’uomo non ricerca più la domanda di senso, cioè non cerca più il senso di ciò che fa è di ciò che è, viene spinto dall’unico desiderio di trovare qualcuno a cui cedere la propria libertà. Così facendo, l’uomo cade in un autoinganno. È convinto di essere lui a gestire la sua vita e la sua libertà, ma non si rende conto di agire e pensare in modo conformistico. Cerca, allora, un capo che pensi per lui e progetti la sua vita, garantendogli così la felicità. Se ci pensiamo attentamente oggi si cerca di essere sempre più sazi piuttosto che liberi.

Allora cos’è questa libertà? La vera libertà risiede nel ritornare a porsi la domanda di fondo: che senso ha questa o quest’altra cosa per me? Qual è il senso di ciò che sto vivendo o che desidero fare? Che senso ha la mia vita? Solo trovando la verità nella nostra esistenza e nelle cose che viviamo o compiamo riusciremo a vivere pienamente la nostra libertà.

La fede mi limita o mi libera?

Per i cristiani, la domanda di senso trova risposta nell’unica Verità: Gesù Cristo. Il Vangelo ci insegna che

la Verità ci farà liberi

Cf. Gv 8,32

Gesù Cristo è venuto a proporci un modello di libertà che riesce a soddisfare quella sensazione forte che sentiamo dentro di noi. Gesù è la Verità per l’uomo perché riporta l’uomo a se stesso. Attraverso la sua persona, la sua testimonianza di vita fa riscoprire all’uomo la vocazione a cui è chiamato da sempre: essere immagine e somiglianza di Dio, essere figlio di Dio.

Riscoprendoci figli amati, riscoprendo che il nostro desiderio di bene corrisponde al Bene per eccellenza, l’uomo riesce a corrispondere a quel desiderio di libertà che sente nel cuore da sempre. Gesù viene a liberarci da ogni sorta di legame. Da tutto quello che non ci permette di essere nella libertà e ci presenta un’unica via, quella dell’amore. Non si tratta di un amore egoista o individualistico ma un Amore di donazione. Allora l’uomo si scopre veramente libero, non perché può soddisfare ogni suo desiderio ma perché capisce che la piena libertà sta nel sapersi amato e dunque chiamato a donarsi per amore.

Cristo non ti toglie nulla, ma ti dona tutto

Ecco che allora ogni nostra scelta sarà riempita di quel valore universale, assoluto del Bene e che sapremo noi stessi capire, attraverso questa corrispondenza del cuore che chiamiamo coscienza, ciò che è bene e ciò che non lo è per me e per gli altri.

Ama e fa ciò che vuoi

Sant’Agostino

Questa frase di Sant’Agostino significa che qualsiasi cosa l’uomo faccia, è chiamato a farla per amore. Ogni gesto o azione compiuta senza amore è vano o fatto con costrizione e dunque senza libertà. Amore e libertà, invece, devono andare di pari passo. Non può esserci amore senza libertà e viceversa, il che ci rimanda proprio a quell’Amore dal quale siamo stati generati: l’Amore libero per eccellenza. Un Amore che da sempre ci lascia liberi in ogni nostra scelta, ma che ci indirizza al Bene e alla felicità piena. Ecco che, allora, ogni nostro dire e fare deve essere sì libero, ma di una libertà che ama sé stessi e chi ci sta accanto, con la consapevolezza che in ogni cosa vi è un progetto più grande.

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