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In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
(Mc 12,28-34 – San Carlo Lwanga e compagni – Memoria)
Medita
Qual è il primo di tutti i comandamenti? È una domanda interessante, anche perché veniva spontanea porsi questo quesito in quanto, nella religione ebraica, vi sono 613 precetti da seguire. Forse questo scriba si sarebbe aspettato qualche risposta che conduceva ad uno dei tanti precetti moralistici, ma Gesù invece lo spiazza: il primo è Ascolta Israele! Ma che comandamento è questo? Eppure nasce tutto da lì. Ascoltare è un’azione particolarmente impegnativa, perché significa prestare particolare attenzione a ciò che viene detto, significa diventare partecipi con tutto sé stessi con il messaggio che ci viene comunicato. L’ascolto è un termine diverso dal sentire, perché il sentire suppone un’esperienza di gran lunga meno impegnativa dell’ascolto. Il sentire scivola via dal nostro cuore, l’ascolto coinvolge pienamente il nostro cuore. E cosa dobbiamo ascoltare? Che Dio è uno e che dobbiamo trasmettere agli altri quell’amore con cui siamo stati amati da Lui. Allora il più grande dei comandamenti, ciò che Dio predilige per noi stessi ed in noi stessi, è fare esperienza dell’amore grande di Dio, ascoltare la sua Parola, farci trasformare da questo amore per esserne portatori sani nel mondo e tra i fratelli e le sorelle. Questo amore non è puro sentimentalismo ma è un amore che coinvolge tutto il nostro essere, tutta la nostra persona e la nostra vita.
Vivi
Fermati un istante e ascolta il tuo cuore, la tua anima e la tua fede e rivivi il momento in cui ti sei sentito/a amato/a da Dio
ricolmi di questo amore ricevuto, portiamolo lì dove Dio ci manda.