Leggi
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
(Mt 7,1-5 – San Luigi Gonzaga, religioso – Memoria)
Medita
L’architrave del tempio di Apollo a Delfi riportava l’iscrizione “Conosci te stesso – γνῶθι σαυτόν”. Questo motto è significativo per chi si apprestava ad entrare nel tempio. È un invito religioso, ma sopratutto ragionevole nel predisporsi ad accogliere gli oracoli proferiti nel tempio.
La logica che mostra il Vangelo di oggi è molto simile. Prima di giudicare qualcuno, prima di dire “la tua”, guardati dentro. Conosci te stesso. Fai verità su quello che ti abita. Dai nome e cognome alla fragilità che porti. Incamminati per la via interiore. Sii sincero nel riconoscere le travi che sono nel tuo occhio.
Solo chi ha percorso la via interiore della riconciliazione con le proprie contraddizioni sarà in grado di aiutare gli altri a togliere la pagliuzza dai loro occhi.
Vivi
L’orgoglio è una trave molto pesante e difficile da togliere.
La Parola di Dio, la preghiera ed una buona amicizia possono aiutare molto a conoscere sé stessi e superare così l’atteggiamento giudicante.