miracolo

Il vero miracolo

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In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.

Dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.

Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

(Mc 5, 21-24.35b-43 forma breve – XIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B)

Medita

Tra la morte e la vita si apre lo spazio della fede. L’uomo dinanzi alla malattia e allo stagliarsi della morte sperimenta terribilmente la sua impotenza. E tuttavia l’impotenza dell’uomo può diventare lo spazio dell’agire di Dio. In altre parole, ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio. E questa possibilità si è fatta conoscere in Gesù di Nazaret.

La “risurrezione” della figlia di Giairo testimonia che Gesù si mostra come il Dio che dà la vita, come il Dio che ha potere su di essa, che la dona, se ne prende cura, la restituisce. Tuttavia non risolve definitivamente il problema perché questa fanciulla avrà fatto la sua vita e poi come tutti, magari sazia di giorni, sarà morta.

Il punto è un altro. L’uomo Gesù nasconde il segreto a cui ogni altro uomo anela, anche se non lo sa: il desiderio di pienezza, di felicità incorruttibile, di eternità. In Gesù di Nazaret si “nasconde” il Figlio di Dio. E solo entrando in comunione con lui, per mezzo della fede, è possibile un assaggio di eternità.

Vivi

Il vero miracolo è l’eucarestia che si compie ogni giorno sull’altare di ogni Chiesa.

È domenica. È il giorno del Signore. Non privarti di comunicarti a questo miracolo e di assaggiarne l’eternità.

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