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In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».
(Mt 10,16-23 – Venerdì della XIV Settimana del Tempo Ordinario – Anno dispari)
Medita
Gesù è sempre stato schietto e non ha mai ingannato nessuno. Non ha addolcito la pillola ma ha sempre detto come stanno le cose: l’evangelizzazione non è una passeggiata, né un galateo di buone maniere da trasmettere. Il Vangelo è sempre stato, più o meno esplicitamente, perseguitato.
Ci sono tanti Paesi nei quali i cristiani ancora oggi sono osteggiati, offesi e perseguitati. Nell’Occidente, anche se queste dinamiche non sono palesi, è presente una forma di tolleranza. I cristiani sono tollerati. Oggi si parla tantissimo di diritti, di rispetto, di civiltà, eppure contro i cristiani e la Chiesa viene continuamente e gratuitamente gettato fango.
La parola del Vangelo di oggi è dura. Tuttavia nasconde una verità innegabile: il cristiano è sovranamente libero. Libero come il suo Signore. Libero di poter disporre della sua vita. La libertà della fede non conosce ostacoli, neanche quello della morte. Non conosce odio, né di padre, né di fratello, né di genitori, né di figli. Il cristiano non ha nemici, perchè ama tutti. Anche a costo della vita. Non è eroismo, ma manifestazione di una presenza che lo colma, quella del suo Signore.
Vivi
Chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato…
La perseveranza sta nell’amore. Difficile? Si, e tanto. Ma non impossibile! L’amore di Dio è l’unica realtà capace di vincere ogni odio e persecuzione.
Prega per i cristiani perseguitati
È un dovere perchè sono nostri fratelli che soffrono.