Leggi
In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno».
Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».
(Mt 12,38-42 – Lunedì della XVI settimana del Tempo Ordinario – Anno dispari)
Medita
Gesù Cristo è vivo, è risorto! Questa è la bella notizia che attraverso i secoli ci vuole raggiungere. Questa notizia ha in sè la capacità di destare una forza ed una potenza in grado di cambiarci lo sguardo su noi stessi, sugli altri e su Dio.
Il Vangelo di oggi è molto chiaro. Gesù non si “concede” di fronte alla pretesa di segni miracolosi, ma risponde che l’unico segno che verrà dato sarà quello del profeta Giona il quale rimase per tre giorni dentro la pancia di un pesce. Il riferimento è alla sua passione e resurrezione.
È questo l’unico segno che ci è dato per la nostra conversione. È un segno che, se viene accolto nella fede, dispiega un orizzonte di pienezza e di senso. Credere in Cristo risorto non è frutto di una dimostrazione razionale, nè un “trasporto” emotivo, bensì è l’aver fatto esperienza di un incontro trasformante con lui in persona. Fanatismo? Suggestione? Illusione? No, è veramente reale. Gesù Cristo è veramente risorto.
Vivi
La fiducia è l’unica modalità attraverso cui poter fare questa esperienza, questo incontro con Cristo vivo.
Verifica quali sono le tue resistenze, le tue perplessità, i dubbi che non ti permettono di acconsentire a questa bella notizia.