Siamo affamati… ma di quale cibo?

In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».

Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».

Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».

Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

(Gv 6,24-35- XVIII Domenica del Tempo Ordinario Anno B)

Medita

Le folle sono state sfamate dal prodigio della moltiplicazione e per questo motivo vanno dietro a Gesù, perché sono state saziate. Gesù però specifica dicendo che non hanno capito il senso di quel prodigio e dice di cercare il pane eterno. Anche noi siamo affamati di Verità, affamati di amore. Solo che a volte cerchiamo di soddisfare questa fame con altri cibi che, sì possono saziarci al momento, ma che non estingueranno quella fame eterna. Ecco che cerchiamo di riempire questa fame con la ricchezza, col potere, con la ricerca sfrenata di approvazione da parte degli infiniti ma anonimi followers, con relazioni malate. E molte volte chiediamo anche noi al Signore: dov’è questo Pane? Dacci questo pane sempre. L’unico Pane che può riempire per sempre questo vuoto è Cristo stesso che si dona giorno dopo giorno, dal suo sacrificio in croce, a tutto il mondo nell’Eucaristia. Non bisogna aspettare la morte per partecipare del cibo eterno, già nell’oggi possiamo vivere e pregustare l’eternità. Però noi dobbiamo metterci un po’ del nostro, ci dà un lavoro da fare Cristo: credere in Lui. Solo credendo in Lui sapremo gustare a pieno l’Eucaristia, il suo corpo ed il suo sangue.

Vivi

Puoi ingozzarti di tante cose succulente ed appetibili nel mondo, ma l’unico Pane che dà sazietà e soddisfazione è Cristo

accostati più spesso all’Eucarestia per poter trovare quello che cerchi: te stesso e la tua felicità.

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