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Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa.
Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: “E’ lecito o no guarire di sabato?” Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.
Poi disse loro: “Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?”. E non potevano rispondere nulla a queste parole.
(Lc 14,1-6 – Venerdì della XXX Settimana del Tempo Ordinario – Anno dispari)
Medita
Sembra una scena surreale. Si è più meravigliati per la domanda di Gesù piuttosto che per la guarigione di quell’uomo affetto da idropisìa. Qui abbiamo un gesto ed una parola. Il gesto di guarigione ed una parola che lo spiega, cioè: “Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?” Questa domanda contiene evidentemente la risposta. É ovvio! Analogamente in giorno di sabato quell’uomo deve guarire.
Il punto è che non si riesce ad accettare fino in fondo l’immagine di un Dio che non vuole sacrifici offerti a Lui, semmai è Dio stesso che si “sacrifica” per l’uomo. Gesù ci ha rivelato che Dio sta dalla parte dell’uomo, specialmente dell’uomo sofferente, malato, scartato. Si sacrifica per darci la sua vita. Opera questo “meraviglioso scambio” prendendo il nostro peccato per donarci tutto se stesso.
È Dio stesso che ci tira fuori dal pozzo dei peccati e ci salva. La salvezza consiste nel farci partecipi della sua natura, della sua vita, di ciò che egli stesso è, pienezza di comunione e di amore che si dona e si riceve totalmente, pur nella sempre maggiore differenza tra noi e Dio.
Vivi
La realtà che tu percepisci dipende fondamentalmente dalla profonda immagine che hai di Dio. In qualche modo l’idea che hai di Dio fa da “filtro”, da “lente”, attraverso cui vedi e senti il mondo circostante attorno a te…
L’immagine di Dio ce l’ha rivelata il Figlio chiamandolo Padre. Prega il Padre nostro soffermandoti su queste meravigliose parole.