Rallegrati perché sei stato salvato

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In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.

Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

(Lc 15,1-10 – San Carlo Borromeo – Memoria)

Medita

Il Vangelo di oggi mette al centro l’amore che Dio nutre non semplicemente per tutti gli uomini in genere, ma per gli uomini più fragili: i pubblicani e i peccatori. Dio ama infinitamente ciascun uomo, ma tiene fisso il suo sguardo proprio su quei figli che vacillano o le cui forze sembrano venir meno. È proprio in quei momenti che Dio lotta con tutto sé stesso e con tutte le sue forze, affinché nessuno si perda. Ecco che il verbo perdere ci mostra fortemente questo amore del Padre.

Difatti chi di noi non avrebbe una paura immane al solo pensiero di perdere per sempre una persona cara? Così e molto di più è per Dio. Potremmo dire che Dio non dorma la notte al pensiero di recuperare quella pecorella smarrita. E questo, se ci riflettiamo, lo sperimentiamo quotidianamente. Quante volte Dio ha cercato di salvarci, di donarci la vera salvezza, ma non siamo stati capaci di riconoscerLo?

Quante volte ci ha chiesto di percorrere vie difficili ma promettenti salvezza e speranza e non siamo stati capaci di fare un solo passo? Quante volte ci ha amati al di sopra di ogni altra cosa e non abbiamo creduto fosse possibile? Infinite volte.

È così il nostro Dio: non si stanca mai di lottare per noi. Lotta fino allo stremo e poi “felice” quando ci ritrova gioisce e fa festa. “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”.

Vivi

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A ciascuno di noi il Signore rivolge questa Parola: “Tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo” (Is 43,4).

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