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In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
(Lc 19, 45-48 – Venerdì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario – Anno B)
Medita
La denuncia che fa Gesù fa tremare i polsi. Se la Parola di Dio dice che la sua casa è casa di preghiera, chi ci sta dentro l’ha fatta diventare covo di ladri. Questa Parola deve rimbombare forte nei nostri cuori in quanto ci urla in faccia la verità del nostro tempo. Ci lamentiamo che le nostre chiese sono vuote, che i giovani fanno fatica a frequentare, che le famiglie, le coppie si sono allontanati dalla fede. Perché? Per quello che abbiamo e stiamo “vendendo”. Quando non si vive e trasmette l’incontro vero con Cristo, si vendono altre cose che non sono Cristo. Si vendono obblighi, si vende un immagine di Dio e di Chiesa che non è la verità, si vende tutto ma non si testimonia la Verità. La casa di Dio è casa di preghiera, cioè casa di relazioni, di incontri reali e col Reale, è il luogo dove poter incontrare veramente Cristo ed incontrare e conoscere di più se stessi.
Vivi
Molto spesso ci lamentiamo della Chiesa e non la frequentiamo perché abbiamo visto qualcosa di sbagliato, di brutto, di putrido… ma se ci pensiamo bene ognuno di noi è Chiesa, ogni battezzato è parte integrante e responsabile della Chiesa di Cristo
invece di allontanarti e criticare, parti da te, dai il tuo apporto per poter realizzare nella tua vita la Parola di Dio: la mia casa sarà casa di preghiera. Prega per chi è chiamato a prendere decisioni ed a guidare la Chiesa.