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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
(Lc 21,20-28 – Giovedì della XXXIV Settimana del Tempo Ordinario – Anno dispari)
Medita
Ogni sconvolgimento politico ha il suo riflesso sulla coscienza. D’altronde tutte le istituzioni politiche non sono altro che la manifestazione concreta di un ordinamento, di un ordine di coscienza. Ciò rivela il legame profondo tra la coscienza umana, la società e le istituzioni.
Di conseguenza ogni sconvolgimento istituzionale ci dà la sensazione di un’apocalisse, di un disorientamento totale, la percezione della fine del mondo appunto. È successo già con la caduta di Gerusalemme nel 70 d.C.; ma una cosa analoga è successa con il sacco di Roma del 410 d.C. ad opera dei visigoti. Allora S.Girolamo ebbe l’impressione che il mondo fosse giunto alla fine!
Tutto questo discorso per dirci quanto questa pagina del Vangelo non faccia altro che descrivere la situazione attuale di ogni epoca. Tutte le epoche vivono questi sconvolgimenti politici e cosmici. Non seguiamo falsi profeti, annunciatori di sventure. Piuttosto in ogni sconvolgimento cerchiamo di saper leggere l’azione liberatrice di Dio: “risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina“.
Vivi
Apocalisse significa rivelazione, manifestazione.
Confida dunque nel Signore: gli sconvolgimenti ci sono stati, ci sono e ci saranno. In attesa del suo ritorno definitivo, cerca in essi il suo volto e vedrai come Lui tutto rinnova.