photo of wine glass on top of barrel

La cantina del cuore umano

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In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».

(Mc 2,18-22 Sant’Antonio abate – Memoria)

Medita

Risulta molto bello meditare questa pagina del Vangelo di Marco dopo quella di ieri di Giovanni, delle nozze a Cana di Galilea. Chi dona il vino buono è Gesù, vero sposo. E se c’è Lui, c’è gioia nell’anima.

Come fare penitenza, come “lottare”, quali prassi ascetiche impiegare se abbiamo la consolazione dello Spirito nel cuore? Tutti questi mezzi vanno impiegati quando subentra il turbamento, l’inquietudine, il deserto interiore; in queste occasioni si digiuna per discernere la volontà di Dio e seguirlo. Solo allora potremo ritrovare Lui e il frutto della gioia.

È un po’ questo il senso del Vangelo di oggi. Vino nuovo in otri nuovi sta a significare che ogni volta, in ogni stagione, il nostro cuore è chiamato a rinnovarsi se vuole ricevere nuovo vino, fresco di stagione. Il vino vecchio è certamente buono, ha valore. Ma quale gioia si prova a stappare una bottiglia di vino nuovo?

Il cuore umano è come una cantina che ha bisogno di rinnovare costantemente i propri otri se vuole ricevere il vino buono della gioia, che è Cristo. Allora come rinnovare il cuore? Accogliendo la Parola di Dio e il suo amore nei sacramenti, e amando il prossimo. È come il battito del cuore. Ricevere e donare. Vino nuovo per gioire insieme.

Vivi

Non dobbiamo dimenticare che l’iniziativa del rinnovamento interiore parte sempre da Dio, il quale ci sostiene e ci incoraggia a farlo.

L’esame di coscienza va fatto a partire da questa volontà amorosa di Dio che vuole donarti il suo vino migliore. Quali otri della tua vita possono effettivamente ospitarlo? Hai degli spazi e dei tempi nuovi da dedicare al Signore? In che modo? Quali otri vecchi occorre gettare via? Quali mentalità ci ostacolano nella nostra sincera apertura al Signore e al prossimo?

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