Non farti rubare te stesso!

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In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».


Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.


Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

(Mc 3,22-30 San Francesco di Sales – Memoria)

Medita

“Scaccia i demoni, per mezzo del capo dei demoni”. Gesù viene accusato dagli scribi di essere posseduto da satana e di compiere così le Sue opere di guarigione, liberazione.. a questi discorsi, spiazza l’atteggiamento di Gesù che non risponde a tono, ma colpito, chiama vicino a sé gli scribi e insegna loro cosa c’è dietro quel ragionamento. Egli si possiede, non è “posseduto”. Gli offre un dialogo, la possibilità di comunicare e di cambiare attraverso la sapienza. Ma ammonisce: non riconoscere l’azione dello Spirito Santo, non è perdonabile. Invita gli scribi a pensare e riflettere sulla caratteristica della coerenza nei loro discorsi, per rimandarli a riflettere sempre su loro stessi, su ciò che ogni persona può pensare anche peccando e sul rischio che c’è di incorrere e cadere nella tentazione e nell’ostentazione. Se è satana che agisce in lui, come potrebbe il nemico essere impedimento per sé stesso, per ciò che vuole? Persino il nemico sa che per vincere una battaglia occorre essere uniti, essere solidi, compatti. Vi è contraddizione! Come in ogni uomo che non si cura di essere coerente in se stesso, cioè di avere attenzione alla sua solidità, integrità di cuore, e che rischia di farsi “rubare” dagli altri la sua persona.

Cosa vuol dire questo? E’ importante riconoscere chi si è, il valore che si ha dentro; essere coerenti in sé stessi, essere integri, e saper difendere e custodire ciò che ognuno di noi è. Per avere integrità, occorre possedersi, essere interiormente forti, consapevoli delle proprie qualità, dei propri doni, cercare di aderire sempre a ciò in cui si crede, ciò che si vuole. Lavorare su sé stessi, fare luce sulle proprie fragilità, sulle proprie incongruenze; vederle, riconoscerle è un modo per migliorarsi ed essere consapevoli. E dopo averlo fatto, occorre custodire ciò che si è; saper custodire le cose importanti di noi stessi. Dare ad esse valore, difenderle. Perché? Perchè tu vali!

A volte, l’altro, per paura, gelosia, invidia, mi vuole togliere qualcosa. Ma l’altro non mi può togliere nulla, se non sono io a permetterglielo.

Niente può entrare dentro di te, se tu non glielo permetti. Sei figlio di Dio!

Vivi

Per combattere il male e ciò che ti blocca devi sapere chi sei veramente

Fai un percorso interiore per scoprirti sempre di più, per saperti il tuo vedere così come ti guarda Dio. Fatti aiutare da un sacerdote o da una guida spirituale competente.

Dio oggi ti dice, attraverso il profeta Isaia che “tu sei prezioso ai miei occhi, sei degno di stima ed io ti amo

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