Operai per il Regno

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In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.

Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.

In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.

Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

(Lc 10,1-9 Santi Timoteo e Tito– Memoria)

Medita

Gesù dice di pregare il Signore della messe perché mandi operai nella sua messe. Quanto lavoro è quanto bisogno c’è nella Chiesa di operai ferventi ed innamorati di Cristo. E Gesù ci dice che dobbiamo chiedere al Padre. C’è una richiesta che parte da noi: se vogliamo crescere, se vogliamo raccogliere i frutti di questa messe, abbiamo bisogno di operai, cioè di uomini e donne che testimoniano il Vangelo. Ma chi sono questi operai? Sono i sacerdoti? I frati? Le suore? Non solo. Gesù chiama altri settantadue ma insieme a questi ne ha chiamati altri e ne chiamerà altri. Allora gli operai sono tutti i battezzati, cioè tutti noi. Noi tutti veniamo chiamati a lavorare nella vigna del Signore, ognuno nel posto e con la vocazione con cui è stato chiamato.

E Gesù stesso ci mette in guardia: vi mando come pecore in mezzo ai lupi. Non solo, ci dice di non prendere niente con noi, solo lo stretto indispensabile, cioè noi stessi e Lui. È un po’ bizzarro questo Gesù! Non solo ci manda in mezzo ai lupi, per giunta ci dice di non portare niente. Tutto questo ce lo dice perché con le nostre sole forze non riusciremmo comunque a sconfiggere il male. Abbiamo bisogno di mettere insieme noi stessi con Lui, diventare una cosa sola. Se faremo questo, riusciremo a compiere ciò che ci chiede: portare la Sua pace, benedire, guarire, condividere la tavola, ma soprattutto evangelizzare il Regno dei cieli.

Vivi

In questo tempo di incertezza lavorativa, il Signore Gesù, ti fa una proposta

lavorare nella sua vigna, come suo operaio. Il salario è la gioia e la vita eterna.
 

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