Leggi
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».
(Mc 9,41-50 – Giovedì della VII settimana del Tempo Ordinario – Anno C)
Medita
Le indicazioni che dà Gesù sono indicazioni abbastanza forti. Gesù mette in guardia nel non dare scandalo soprattutto ai più piccoli, cioè a tutte quelle persone che sono deboli, fragili nel corpo e nello spirito. Quando Gesù dice di tagliare i vari arti che danno scandalo, non intende veramente il recidere gli arti ma di recidere l’azione o il pensiero che può portare scandalo.
Oggi più che mai non stiamo ascoltando queste parole, in quanto, sia nei social, sia in televisione, sia nei nostri ambienti, ci sono molte cose che scandalizzano uomini e donne del nostro tempo. Ma nessuno si cura di non dare scandalo, anzi, sembra proprio che l’obiettivo sia proprio quello di “normalizzare”, cioè di far diventare quotidiano e normale ciò che invece non combacia con l’attitudine umana. I cristiani siamo chiamati, da Cristo, a stare molto attenti a ciò che compiamo per evitare di scandalizzare i nostri fratelli e sorelle. Questo taglio lo dobbiamo attuare in tutte quelle cose che non ci permettono di vivere pienamente e tranquillamente, ad esempio: i vizi, alcuni atteggiamenti, alcune relazioni; azioni non morali come l’evasione, l’inquinamento, il gioco d’azzardo, un linguaggio scurrile e tante altre cose.
Invece ci viene detto che, chi opererà il bene nel nome di Gesù Cristo, verrà ricompensato con la vita eterna. Allora dobbiamo stimolarci a vivere come Cristo ci ha insegnato perché, vivendo in questo modo, partecipiamo già della felicità eterna.
Vivi
Spesso ci sono modi di fare, vizi o atteggiamenti che non ci permettono di vivere liberamente e pienamente
inizia cercando di non fare più quella determinata cosa che ti paralizza, chiedendo l’aiuto e la grazia di Dio.