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Una fede lontana dalla comunità non è autentica

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In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».

(Mc 10,28-31 Martedì dell’VIII Settimana del Tempo Ordinario Anno pari)

Medita

Questa pagina del Vangelo si capisce solo quando si appartiene ad una comunità cristiana. Quando io vivo, frequento, partecipo alla vita della comunità che mi ha generato alla fede, allora posso comprendere che cosa significhi avere il centuplo di “case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà“.

Un autentico cristiano non è un battitore libero. La sua fede necessariamente richiede di essere vissuta e sperimentata nella comunità, altrimenti è solo intimismo, ripiego e fuga dalla realtà. Perciò chi si sente primo, il miglior mistico, in verità sarà l’ultimo. Chi invece si considera l’ultimo, cioè mette da parte sè stesso per andare incontro ai fratelli della comunità, in verità sarà il primo. È proprio questa la logica del centuplo: se tanti fratelli vivono la dinamica dell’accoglienza e della condivisione, tutti ne avranno beneficio, senza per questo venire meno alle proprie esigenze.

Il centuplo è la conseguenza della logica eucaristica. Cristo donandosi col suo Corpo e il suo Sangue ci ha dato la sua vita. Analogamente questa vita ricevuta diviene principio perchè tutti i membri della comunità cristiana possano donarsi e amarsi come Cristo ha fatto per ciascuno di noi.

Vivi

Se la tua fede cristiana non è vissuta in comunità le manca quasi tutto

Vivi, donati e spenditi per la tua comunità parrocchiale. Non esiste e non esisterà mai la comunità perfetta, tuttavia la presenza di ciascuno diviene preziosa per la crescita di tutti.

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