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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».
(Mt 5,27-32 – Venerdì della X Settimana del Tempo Ordinario – Anno pari)
Medita
Occhio, cuore e mano. Sono i luoghi dove progressivamente si compie l’adulterio. Gesù è molto radicale in questo. Lui infatti sposta l’attenzione dall’atto alle sue radici. E le radici malate vanno estirpate subito.
Se l’adulterio si decide nel cuore, è anche vero che prima del cuore gli occhi giocano la loro parte. I sensi sono una porta e non tutto può entrarvi. Ci sono cose e persone che è necessario tenere fuori dalla porta, altrimenti la casa va in rovina.
Se dagli occhi si passa alla decisione del cuore, ecco che la “mano”compie l’azione. Questo vale non solo per l’adulterio, ma per una buona parte di tentazioni. Dunque, per non commettere adulterio bisogna anzitutto proteggere, custodire gli occhi, i sensi, e sopratutto il cuore. Prima di arrivare a commettere adulterio ci sono dei passaggi che vanno attenzionati.
Vivi
La tentazione non coincide con il peccato. Tutti siamo tentati, ma nessuno è autorizzato a compiere peccato. Che fare durante la tentazione?
Anzitutto pregare con un atto di abbandono completo al Signore. Poi parlarne con qualcuno di fiducia. Distrarsi, ed evitare per quanto possibile le occasioni future.
Anche se è una dolorosa ferita, il tradimento non è mai la fine di un matrimonio,
Il sacramento della riconciliazione e il sincero perdono richiesto e ricevuto può salvare il matrimonio, che è e resta un bene preziosissimo del Signore e dei coniugi.