Non essere una fake ma testimone della Verità

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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.

Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

(Mt 6,1-6.16-18 – Mercoledì della XI settimana del Tempo Ordinario – Anno C)

Medita

Alcuni social danno la possibilità di registrare, in pochi secondi, determinate azioni o situazioni dove le persone possono descrivere o mostrare ciò che di bello fanno nella loro vita. Insieme a questa particolarità, tra i giovani ed i meno giovani, è spopolata l’abitudine di postare foto inserendo determinati filtri che modificano, o addirittura cambiano totalmente, l’immagine di chi si scatta la foto. Tra l’infinità di filtri, quelli che sono più utilizzati, sono i cosiddetti filtri “beauty”, nonché filtri “bellezza”. Apparentemente, sia le storie o i cosiddetti reel, sia questi filtri non sono niente di così drammatico o pericoloso. Apparentemente! Ma se ci riflettiamo bene, questi sono modi che, innanzitutto distorcono la realtà ma, in secondo luogo, diventano dei marchingegni che creano una mentalità che è tutta il contrario di ciò che ci dice Gesù oggi.

Gesù, oggi, ci dice che non bisogna apparire buoni e belli per farci apprezzare dagli altri, in tutti gli ambiti della nostra vita: la giustizia, la preghiera, le azioni di carità, ecc. Perché non capiamo che quella ipotetica gloria che riceviamo dagli uomini è semplicemente momentanea e non ci lascia internamente niente di concreto e soddisfacente. L’apparire “fisicamente perfetto” (secondo gli standard sociali), il mostrare un viso perfettamente liscio e levigato, il mostrare determinate azioni caritatevoli o altro in storie di pochi secondi o in foto ritoccate, non rivela pienamente la nostra realtà, il che, a lungo andare tutto questo, invece di appagarci e darci la ricompensa dovuta, ci impoverisce e ci porta ad una sorta di sclerosi della realtà e del reale.

Gesù invece ci indica la vera strada per essere pienamente appagati ed eternamente realizzati: tutto quello che fai, fallo nel segreto del tuo cuore. Non cercare di apparire quello che non sei, prima di tutto perché non rispecchierebbe quello che sei, la bellezza con cui sei stata/o creata/o, ma in secondo luogo ti sentiresti  realizzato a metà o in parte. Dona, prega ed ama nel silenzio delle tue azioni, cosicché il Padre tuo che vede nel segreto e nel silenzio del tuo cuore, ti ricompenserà.

Vivi

Mettersi in mostra e soprattutto mostrare una realtà che non esiste, sono i primi passi dell’insuccesso e della tristezza esistenziale umana

Non fare le cose solo perché pensi che agli altri fa piacere così o perché possano valorizzati di più, perché, non solo indosseresti una maschera che non ti dirà la verità su te stesso, ma soprattutto coltiverai, invece della gloria divina, un grande e profondo vuoto esistenziale.
 

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