Vuoi fare scelte giuste nella tua vita? Mettiti in ascolto!

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In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite:

«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.

E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».

(Mt 11, 20-24 – Martedì della XV settimana del Tempo Ordinario – Anno C)

Medita

Le parole di Gesù di oggi sono abbastanza dure ed incisive. Sono parole che fanno tremare le ginocchia, perché sono parole di condanna. Ma perché e, soprattutto, a chi rivolge queste parole? Le rivolge a quelle città che hanno visto la sua potenza, hanno ricevuto la sua Parola, sono state raggiunte da Lui e, queste, non l’hanno ascoltato, riconosciuto e seguito, ma si sono chiuse nelle loro abitudinarietà.

Lo stesso potrebbe capitare a noi, Dio ci raggiunge, ci parla, ci mette davanti persone e situazioni particolari per aprirci gli occhi sulla realtà e sulla sua volontà, ma noi continuiamo a chiuderci nelle nostre sicurezze, nelle nostre paure, nei nostri modi di pensare e riflettere. Ecco che allora, la condanna che Gesù fa, la fa perché noi stessi ci stiamo condannando. Se ci viene data la possibilità di aprire gli occhi prima sulle cose che viviamo ma siamo restii ad accettare la verità, porteremo avanti le nostre scelte e ne soffriremo amaramente.

Vivi

Molte volte Dio ti mette innanzi persone, situazioni, fatti che ti aprono gli occhi sulla realtà. Solo che non è sempre semplice accettare la realtà dei fatti, infatti non ascoltiamo Dio ma ascoltiamo le nostre convinzioni, paure e paranoie

Affida tutto a Dio e fidati di ciò che ti mostra, anche quando non era ciò che tu avevi pensato nella tua esistenza. Ricordati: Dio non vuole altro che la tua felicità, non la tua morte.

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