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«Ma voi, chi dite che io sia?»

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In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».

(Mt 15,21-28 – S. Giovanni Maria Vianney, presbitero – Memoria)

Medita

Ti sei mai chiesto chi è Gesù? Oltre alla risposta del catechismo, che è essenziale per il cammino di fede, hai mai dato una risposta personale?
Altrimenti, dopo aver dato definizioni teologiche, cosa può rimanere della nostra relazione con Gesù?

Per poter dire chi è una persona bisogna che facciamo esperienza di quella persona. Troppo spesso diamo giudizi affrettati, anche nelle nostre relazioni umane e fraterne. Anche nella nostra fede è così. Abbiamo poca esperienza di Gesù, e quindi potremmo trovare difficoltà a rispondere alla sua domanda.

Oggi Gesù mi chiede di andare in profondità nella mia fede e mi chiede: “che relazione hai con me“?

Credo realmente in lui? Credo fino al punto di accettare la croce? Pietro ha dato una risposta ispirata direttamente dal Padre, ma non ha saputo andare in profondità. Infatti quando Gesù ha annunciato la croce, il discepolo Pietro, non ha saputo accogliere l’esperienza autentica del Maestro. Si è limitato alla sua idea, al suo “secondo me”.

Rileggiamo la pagina del Vangelo e anche noi rispondiamo a questa domanda di Gesù : “per te chi sono”?

Vivi

Oggi in modo particolare…

…preghiamo per i nostri parroci e i sacerdoti di cui San Giovanni Maria Vianney è patrono.

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