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In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».
(Mt 23, 23- 26– Martedì della XXI domenica del Tempo Ordinario – Anno C)
Medita
Anche oggi Gesù ha parole dure con coloro che si ostinano a vivere una fede di facciata, una fede fatta di apparenze, una falsa fede fondata sul fregiarsi di aver rispettato determinate norme, senza capirne il senso. Ecco che vivere una fede così significa non vivere niente, vivere nella falsità. Perché la fede non è il seguire pedissequamente delle regole senza capirne il senso o comunque per farsi vedere belli e giusti dalle persone. Vivere pienamente e veramente la fede significa scontrarsi ogni giorno con la propria umanità, con i propri difetti e limiti, sbagliando ma confidando nel Signore.
Se non si vive così il dono della fede, si rischia di rimanere delusi: come, io è una vita che faccio tutto alla perfezione e poi non mi va bene niente? Ma non ti va bene niente perché non hai vissuto altro che una proiezione sbagliata della fede. Non è apparire puliti e perfetti fuori, quando dentro c’è il marciume, che ti rende giusto agli occhi di Dio e degli uomini. Invece, Gesù ci dice il contrario, pulisci l’interno, cioè pensa soprattutto a fare pulizia nella tua anima, nel tuo cuore levando tutto ciò che non è bene alla tua vita, senza preoccuparti di apparire perfetto e pulito fuori.
Vivi
Molto spesso non riusciamo a cambiare la nostra vita per paura del pensiero degli altri, allora per apparire belli diventiamo interiormente marci
Non badare a ciò che dicono le persone, perché la tua perfezione te la dà Dio. Allora sbaglia, taglia, piangi, vivi. Chi vuole apparire perfetto non arriverà ad altro se non al fallimento della sua vita.