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Piccoli gesti che fanno la differenza

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Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

(Lc 6,1-5 S. Gregorio Magno, Papa e dottore della Chiesa – Memoria)

Medita

Ci sono dei gesti nel vangelo, come in quello di oggi, che hanno il sapore della quotidianità e il colore di una profonda umanità. È estremamente quotidiano il gesto dei discepoli, che oggi ci trasmette l’evangelista Luca: raccolgono spighe sfregandole con le mani. Anche in questi istanti così “banali” passa la buona notizia della salvezza. In questi gesti così ordinari, ci viene consegnata la rivoluzione del messaggio del vangelo.

Questo annuncio nuovo, però, non era stato accolto dai farisei, detentori di una religione basata sulle regole. Loro, avevano reso la fede così legalista, così impiastrata di regole da osservare nel dettaglio, che oramai era diventata un fardello da sopportare. Un peso che rendeva schiavi.

Invece, il gesto naturale e umano degli apostoli, ci parla di una fede vissuta nella semplicità di tutti i giorni. Di una fede che per essere vissuta, ha bisogno della nostra ferialitá.

Forse anche noi, presbiteri e laici, abbiamo bisogno di ritornare ad una “santa ordinarietà”, fatta di concretezza, di polvere e di spighe da raccogliere. Abbiamo quasi messo ai margini una fede che ha il sapore del pane e del vino, per dare spazio alle ideologie, allo sfarzo solenne, alle tradizioni. E così abbiamo dimenticato che ogni giorno il miracolo più grande, accade nella banalità, quasi scandalosa, del piccolo pezzo di pane che diventa Gesù.

Un grande santo del nostro tempo, che ha vissuto profondamente la sua umanità, San Pio da Pietrelcina, ad una sua figlia spirituale così scriveva: “troppo spesso ci sforziamo di essere dei buoni angeli, dimenticando che il nostro impegno è quello di essere buoni uomini”.

Vivi

Impegnati a vivere la tua fede nella vita ordinaria, abbandonando il desiderio degli “effetti speciali”, cercando il Signore in ogni piccolo gesto della giornata. Anche in quello più semplice.

Il vangelo lo possiamo trasmettere anche offrendo una tazzina di caffè con il sorriso.

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