Leggi
In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
(Lc 8,19-21 – SANTI ANDREA KIM TAE-GÔN, PRESBITERO, PAOLO CHÔNG HA-SANG, E COMPAGNI, MARTIRI – MEMORIA– Anno C)
Medita
La missione che è venuto a svolgere Gesù sulla terra è quella di rivelare il vero volto del Padre, di donare la salvezza a tutti gli uomini e di scardinare, soprattutto all’interno della relazione con Dio, le mentalità umane. Una di queste mentalità, che serpeggia ancora oggi all’interno delle nostre comunità cristiane, è il voler ricoprire determinate mansioni e acquisire determinati posti di rilievo. Questa mentalità porta l’uomo a sentirsi privilegiato rispetto agli altri solo perché ricopre questi incarichi specifici. La stessa cosa che è successa in questo Vangelo. Alcuni richiamano Gesù perché non dà la giusta importanza ad alcuni suoi familiari che erano lì per lui. Ma Gesù, come è solito fare, raddrizza il tiro: chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? Non è un non voler riconoscere la sua famiglia ma vuole far comprendere che, solo chi segue la sua Parola, fa parte della sua famiglia, cioè è parte viva ed integrante di sé stesso.
Vivi
Non sono gli incarichi, le posizioni e le mentalità umane che ci rendono importanti e privilegiati agli occhi di Dio, ma lo è il fatto che per Lui siamo tutti unici ed importanti in quanto figli
ascolta la Sua Parola e mettila in pratica e sarai beato.