Non sopravvivere ma VIVI

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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».

Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.

Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.

Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.

A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

(Lc 12,38-49 – Mercoledì della XXIX settimana del Tempo Ordinario Anno C)

Medita

La Parola di Dio di oggi sembra voler creare ansia e paura nei nostri cuori, in quanto ci mette in allarme non sapendo quando verrà il giorno del passaggio dalla vita terrena a quella eterna. Ma l’intento di Gesù non è quello di farci vivere con la paura della morte, tutt’altro.

Gesù ci invita ad apprezzare ogni istante della nostra vita, cercando di non perderla in modo stupido. Ecco perché ci chiede di vivere come l’amministratore fedele, cioè come colui che ha compreso il vero valore della vita che gli è stata donata e la vuole spendere fino in fondo per trarne buoni frutti. Il rischio però è che non pensiamo più di essere finiti, pensando di vivere eternamente in questa terra così da dare per scontato ogni cosa, rimandare e perdere giornate intere, come se l’eternità fosse qui su questa terra, come se fossimo immorali per questo mondo. Ma Gesù ci richiama a non accontentarci di questo mondo ma vivere a pieno senza stancarci mai.

Vivi

La morte non deve farci paura se viviamo pienamente ogni singolo istante. Molto spesso, invece, la temiamo perché sappiamo di aver perso tante occasioni e ci sentiamo svuotati e perdenti…

vivi ogni secondo come se fosse l’ultimo, in maniera piena, intensa, sapendo apprezzare ogni cosa e sapendo essere grato perché ti viene dato. Vivi, non sopravvivere.

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