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In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
(Lc 13,18-21 – Martedì della XXX Settimana del Tempo Ordinario – Anno C)
Medita
L’immagine che oggi Gesù ci consegna del regno di Dio si allontana dalla nostra immagine megalomane del regno di Dio.
Ci parla di piccolezza.
Questo i santi lo hanno capito benissimo, perché sono riusciti ad entrare in sintonia con la logica del vangelo. Come non pensare alla “piccola via” tracciata da Santa Teresa del Bambino Gesù.
Lei ha fatto della piccolezza il suo stile di vita. Ed è quella caratteristica che Gesù elogia nel vangelo: chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli” (Mt 18,4).
Il regno di Dio allora, quello che Gesù stesso è venuto ad instaurare tra i suoi, non ha niente in comune con i regni del mondo che si basano sulla politica dell’interesse, della sopraffazione, dell’orgoglio ecc.
Il regno di Dio invece è quella dimensione di fede cha parte dall’incontro con il Padre e ti fa vivere nella logica dell’amore gratuito.
Sembra una cosa insignificante, da perdente, da sconfitto, come il granellino di senape o il lievito, ma in realtà, coloro che sposano questa logica, sono quelli che riempiono il mondo di Dio.
Vivi
Cerca anche tu, di vivere la tua fede, nel silenzio e nella piccolezza…
…potresti approfondire il tema della “piccola via” tracciata da Santa Teresa del Bambino Gesù